Il Vangelo nella famiglia – 26 febbraio 2023


Riflessione sul Vangelo della I Domenica di Quaresima

di Lina e Dino Cristadoro

Gesù non è esente dalle tentazioni. Egli viene condotto nel deserto dallo Spirito. Lo stesso Spirito che era sceso su di Lui nel momento del suo battesimo nel Giordano. Gesù è “provato” prima dell’inizio della sua predicazione pubblica e della  sua morte in croce; il figlio di Dio deve essere preparato ad affrontare qualsiasi cosa, ogni evento.

Il deserto è un contesto emblematico: il luogo del ritiro, dei tormenti, il luogo in cui si riceve la Parola, dove è possibile mettersi davanti a se stessi. Per quaranta giorni Gesù vive questa condizione. Il diavolo non tenta Gesù immediatamente perchè vuole prima sfinirlo attraverso la fame e la fatica.

L’uomo di tutti i tempi è continuamente “provato”: l’avidità di possesso, la gloria umana, la strumentalizzazione di Dio, sono argomenti sempre usati dal tentatore. Il diavolo cita con ambiguità le Scritture, Gesù non cede, la sua fiducia nel Padre si dimostra più potente di “tutti i regni del mondo”.

Anche le nostre famiglie si trovano talvolta ad affrontare il deserto: i problemi di salute, di lavoro, le difficoltà economiche, portano a sperimentare la desolazione e a non trovare vie d’uscita; lì la tentazione può bussare alla porta della vita, si cerca Dio che sembra non rispondere, i “quaranta giorni” diventano infiniti. E si rischia di rimanere “fuori” dal progetto di Dio. Il demonio ha bisogno di un’umanità allo stremo, affamata, assetata, bramosa di potere, in queste condizioni gli uomini e le donne potranno prostrarsi ai suoi piedi ed adorarlo.

Gesù, vince per tre volte la tentazione, in Lui anche noi possiamo superare le prove, avendo fede in Dio, nella certezza del suo amore, radicati nella sua Parola.

Mettiamo ordine nella nostra vita, nelle nostre scelte. “Non tentare il Signore”. “Allora il diavolo lo lasciò, ed ecco degli angeli gli si avvicinarono e lo servivano”. “Avvicinarsi e servire, verbi da angeli. Se in questa Quaresima ognuno di noi volesse avvicinarsi e prendersi cura di una persona che ha bisogno, perché malata, sola o povera, regalando un po’ di tempo e un po’ di cuore, allora per lei sarebbe come se si avvicinasse un angelo, come se fiorissero angeli nel nostro deserto” (Ermes Ronchi).

Quaresima è anche tempo di fortezza e di gaudio. Dobbiamo sentirci pieni di coraggio, perché la grazia del Signore non può mancare: Dio sarà sempre accanto a noi e manderà i suoi angeli perché siano i nostri compagni di viaggio, i nostri prudenti consiglieri lungo la via, i collaboratori in tutte le nostre imprese.

Buona quaresima a tutte le famiglie e insieme chiediamo al Padre: “non ci abbandonare nella tentazione, ma liberaci dal male”!

Vangelo

Gesù digiuna per quaranta giorni nel deserto ed è tentato.

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 4,1-11

In quel tempo, Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo. Dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine ebbe fame. Il tentatore gli si avvicinò e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ che queste pietre diventino pane». Ma egli rispose: «Sta scritto: “Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio”».
Allora il diavolo lo portò nella città santa, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù; sta scritto infatti: “Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo ed essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra”». Gesù gli rispose: «Sta scritto anche: “Non metterai alla prova il Signore Dio tuo”».
Di nuovo il diavolo lo portò sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria e gli disse: «Tutte queste cose io ti darò se, gettandoti ai miei piedi, mi adorerai». Allora Gesù gli rispose: «Vàttene, satana! Sta scritto infatti: “Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto”».
Allora il diavolo lo lasciò, ed ecco degli angeli gli si avvicinarono e lo servivano.

Parola del Signore.