Il Vangelo nella famiglia – 17 dicembre 2023


RIFLESSIONE SUL VANGELO DELLA III DOMENICA DI AVVENTO – ANNO B

di Ivana e Giovanni Granatelli

Carissimi fratelli e sorelle, cari sposi e care famiglie amate dal Signore, eccoci giunti alla terza domenica di Avvento, nella quale cominciamo a respirare il buon profumo del Natale che si avvicina e dunque la Chiesa ci esorta a gioire. Gaudete et Exsultate, direbbe papa Francesco. Dunque rallegriamoci ed esultiamo perché il Signore è vicino e Lui solo realizza in noi la gioia vera. Il Vangelo di oggi annuncia che Gesù è la luce e ci presenta nuovamente la figura stupenda di Giovanni Battista, uomo spirituale, austero e retto. Ecco la sua missione: dare testimonianza alla luce, che è Cristo Gesù, e preparare il cammino del Signore. Questo ci ricorda che ognuno di noi, ogni coppia e ogni famiglia ha un ruolo nel preparare la strada per l’arrivo del Signore. E ciò avviene nella nostra vita ordinaria, quando pensiamo, agiamo e viviamo secondo l’amore, quando rendiamo presente e visibile l’amore di Dio attraverso il nostro amore coniugale e familiare, quando ci facciamo dono l’uno per l’altro. Prepariamo una bella via al Signore. Doniamo un pensiero d’amore, un gesto di tenerezza, di gentilezza, di gratitudine. Doniamo il nostro tempo per ascoltarci reciprocamente, per dialogare, confrontarci e condividere serenamente. Doniamo il perdono a chi lo attende, a chi non ci spera più, a chi non lo merita. Diamo ancora una possibilità a chi ha sbagliato. Doniamo un sorriso a chi non sa donarlo. Tendiamo la mano all’altro e facciamo il primo passo per andargli incontro. Accogliamo l’altro, la sua storia, le sue fragilità e quei semi di bellezza e di bontà che Dio vi ha riposto. Ci conceda il Signore di essere una voce controcorrente nel deserto del mondo moderno.

Vieni Spirito Santo, infondi la sapienza nei nostri cuori e infiammaci dell’ardore per la casa del Padre, cosicché, come il Battista, possiamo riconoscere la nostra piccolezza e la grandezza di Dio, l’Altissimo. Rendici forti perché possiamo rinunciare al superfluo e rifiutare la mentalità mondana, distaccandoci da ogni eccesso di comodità, benessere e ricchezza. Aiutaci a ricercare l’essenziale: la semplicità, la sobrietà, l’amore e la comunione all’interno delle case e delle famiglie, i beni di lassù, l’amicizia con Dio e il Regno dei cieli. Amen. Alleluia.

Vangelo

In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete.

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 1,6-8.19-28

Venne un uomo mandato da Dio:
il suo nome era Giovanni.
Egli venne come testimone per dare testimonianza alla luce,
perché tutti credessero per mezzo di lui.
Non era lui la luce,
ma doveva dare testimonianza alla luce.
Questa è la testimonianza di Giovanni,
quando i Giudei gli inviarono da Gerusalemme sacerdoti e levìti a interrogarlo:
«Tu, chi sei?». Egli confessò e non negò. Confessò: «Io non sono il Cristo». Allora gli chiesero: «Chi sei, dunque? Sei tu Elia?». «Non lo sono», disse. «Sei tu il profeta?». «No», rispose. Gli dissero allora: «Chi sei? Perché possiamo dare una risposta a coloro che ci hanno mandato. Che cosa dici di te stesso?».
Rispose: «Io sono voce di uno che grida nel deserto: Rendete diritta la via del Signore, come disse il profeta Isaìa».
Quelli che erano stati inviati venivano dai farisei.
Essi lo interrogarono e gli dissero: «Perché dunque tu battezzi, se non sei il Cristo, né Elia, né il profeta?». Giovanni rispose loro: «Io battezzo nell’acqua. In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete, colui che viene dopo di me: a lui io non sono degno di slegare il laccio del sandalo».
Questo avvenne in Betània, al di là del Giordano, dove Giovanni stava battezzando.

Parola del Signore.