Il Vangelo nella famiglia – 12 novembre 2023


RIFLESSIONE SUL VANGELO DELLA XXXII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – ANNO A

di Soraya e Michele Solaro

Rimanere fedeli al Signore, sino all’incontro definitivo con Lui, senza che in questo cammino si presentino situazioni capaci di far vacillare la nostra fede, non è per nulla scontato. È questo il motivo per cui San Paolo – nella seconda Lettura – incoraggia la comunità di Tessalonica a non dubitare sul destino eterno dell’uomo, «perché non siate tristi come gli altri che non hanno speranza» (Cfr. 1Ts 4,13-18).

Il Vangelo di questa domenica, non solo pone in evidenza il tema delle nozze di Gesù sposo che ama la sua Chiesa e l’umanità intera, ma ci invita a soffermarci su un altro aspetto che riguarda il nostro rapporto con Lui, ovvero, la fedeltà. Raccontando questa parabola, Gesù, non si rivolge solo ai lontani, ma anche a chi lo ha conosciuto, parla a noi coppie di sposi, che a un certo punto della vita abbiamo compreso a quale missione alta siamo stati chiamati a partire dal giorno del nostro matrimonio. Parla a noi, famiglie, che con fatica cerchiamo di rispondere a questa chiamata, che magari ci scoraggiamo davanti alle avversità della vita, o alle incomprensioni degli uomini, che temiamo di non essere all’altezza, che tentenniamo a rinnovare, ogni giorno, il nostro “sì”.

Incoraggiati dalla Parola di Dio, vogliamo intraprendere un cammino nuovo, vogliamo chiedere doni nuovi perché il suo regno sia visibile, già adesso, agli uomini del nostro tempo attraverso tutto quello che vorrà realizzare anche con noi. Non stanchiamoci mai di invocare lo Spirito Santo, di ricercare l’amicizia con Gesù, la sua confidenza, lasciamoci trovare dalla Sapienza di Dio (prima Lettura), perché ci permetta di comprendere, con chiarezza, le scelte giuste da fare, affinché non sprechiamo inutilmente l’olio della nostra lampada, il dono prezioso della vita.

Ringraziamo il Signore perché, nonostante le nostre infedeltà, le nostre miserie, continua a fidarsi di noi, non smette di cercarci per affidarci i suoi progetti di bene. Chiediamo allo Spirito Santo il dono della perseveranza, la capacità di rispondere con gioia allo Sposo che viene: «Eccoci Signore».

Vangelo

Ecco lo sposo! Andategli incontro!

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 25,1-13
 In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola:
«Il regno dei cieli sarà simile a dieci vergini che presero le loro lampade e uscirono incontro allo sposo. Cinque di esse erano stolte e cinque sagge; le stolte presero le loro lampade, ma non presero con sé l’olio; le sagge invece, insieme alle loro lampade, presero anche l’olio in piccoli vasi. Poiché lo sposo tardava, si assopirono tutte e si addormentarono.
A mezzanotte si alzò un grido: “Ecco lo sposo! Andategli incontro!”.
Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade. Le stolte dissero alle sagge: “Dateci un po’ del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono”.
Le sagge risposero: “No, perché non venga a mancare a noi e a voi; andate piuttosto dai venditori e compratevene”.
Ora, mentre quelle andavano a comprare l’olio, arrivò lo sposo e le vergini che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa.
Più tardi arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire: “Signore, signore, aprici!”. Ma egli rispose:
“In verità io vi dico: non vi conosco”.
Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora».

Parola del Signore.