Il Vangelo nella famiglia – 19 febbraio 2023


Riflessione sul Vangelo della domenica

di Filippa e Gino Passarello

“Siate santi perché io sono santo; siate perfetti come è perfetto il Padre vostro”: è questo l’imperativo che ci giunge dalle letture di questa domenica, essere santi, perfetti, e non si tratta di una scelta possibile ma di una necessità che scaturisce dal fatto che siamo figli di Colui che è Santo e tempio del Suo Spirito. Emergono immediatamente, nel discorso di Gesù, due realtà contrapposte: la sapienza del mondo e la sapienza di Dio, la giustizia derivante dalla legge (“avete udito che fu detto”) e quella derivante dall’amore (“ma io vi dico”). Entrare nel regno, diventare figli, implica una sola condizione, quella di accogliere la legge nuova dell’amore che supera la logica e la sapienza del mondo. La chiamata alla perfezione non è estranea al cammino della famiglia, è, prevalentemente, a uomini e donne sposati che Gesù rivolge il discorso della montagna, a loro chiede di essere segno di contraddizione, di vivere la sapienza della croce contro la stoltezza del potere, il fiducioso abbandono alla Provvidenza contro le sicurezze umane, l’umiltà del perdono contro la vendetta, a loro chiede di scegliere la via dell’amore e della misericordia. La santità, infatti, non consiste nel non peccare ma nell’amare senza misura e senza condizioni, come Dio fa con noi, nel vivere la piena comunione con Lui e riporre solo in Lui la nostra fiducia e il nostro vanto perché, come ci ricorda San Paolo, “noi siamo di Cristo e Cristo è di Dio”.  

Amare per primi, amare fino a dare tutto, farsi prossimo, offrire il perdono, non restituire male per male… non è forse questa la misura dell’amore? E non è forse questo che le famiglie vivono ogni giorno nei rapporti reciproci tra sposi e tra genitori e figli? Nella famiglia, afferma il Santo Padre, non può regnare la logica del mondo ma quella “dell’amore malgrado tutto”, la famiglia, infatti, è il luogo che Dio ha scelto come segno del suo amore, amore che, in Gesù, lo Sposo, si fa dono totale di sé. Questa è per noi sposi la via della perfezione: vivere il mistero dell’amore di Dio che abita il nostro amore, accoglierci l’un l’altro ogni giorno, perdonarci a vicenda, porre gesti e usare parole che esprimano tenerezza e promozione, riconoscere con umiltà nell’altro l’“aiuto” donatoci da Dio per vivere l’avventura della vita nella prospettiva dell’eternità. È a noi che San Paolo ricorda che siamo tempio santo di Dio e che il nostro corpo è il luogo della glorificazione di Dio perché chiamato ad essere, come Gesù, corpo dato per amore. “C’è bisogno – dice Papa Francesco – di coltivare, nella famiglia, questa forza dell’amore”. “Non scoraggiatevi di andare su questa strada – ci esorta ancora il Santo Padre- è proprio Dio che ci dà la grazia.”

Vangelo

Amate i vostri nemici.

✠ Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 5,38-48
 
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Avete inteso che fu detto: “Occhio per occhio e dente per dente”. Ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu pórgigli anche l’altra, e a chi vuole portarti in tribunale e toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. E se uno ti costringerà ad accompagnarlo per un miglio, tu con lui fanne due. Da’ a chi ti chiede, e a chi desidera da te un prestito non voltare le spalle.
Avete inteso che fu detto: “Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico”. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti. Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste».
 
Parola del Signore.