Il Vangelo nella famiglia – 1 gennaio 2023


Riflessione sul Vangelo della domenica – Maria Madre di Dio

di Ivana e Giovanni Granatelli

Carissimi fratelli e sorelle, cari sposi e care famiglie, amati dal Signore, in questa domenica in cui celebriamo la solennità di Maria Santissima Madre di Dio, il Vangelo ci consegna una stupenda “fotografia” della Santa Famiglia di Nazareth, subito dopo la nascita di Gesù Salvatore. Certamente è una pagina poetica, che ci tocca emotivamente, ci fa sognare e ci riscalda il cuore ma è bene comprendere concretamente le tante difficoltà e preoccupazioni vissute da Giuseppe e Maria con il piccolo Gesù: pensiamo, per esempio, al lungo e faticoso viaggio che Maria, alla fine della gravidanza, ha dovuto intraprendere per raggiungere Betlemme; pensiamo al fatto che per loro non c’è posto in nessun albergo e che trovano riparo solo in una grotta, una stalla povera, impolverata e fredda, un ambiente tutt’altro che confortevole per una donna che sta per partorire e per il bimbo che sta per nascere; pensiamo ancora alle minacce di Erode e a come Giuseppe, custode della sua sposa e del suo figlioletto, organizza la fuga in Egitto e poi il ritorno nella terra d’Israele. Insomma, la Santa Famiglia di Nazareth ben conobbe il gioire ma anche il patire e in ogni situazione rimase sempre unita, la fede e la speranza non vennero mai meno e, con docilità, si lasciò muovere dall’Amore.

Solo alla luce della storia della Santa Famiglia possiamo comprendere la nostra storia, la nostra realtà familiare, fatta principalmente di relazioni di cui dobbiamo prenderci cura, e cercare di rispondere con coerenza, senso di responsabilità e impegno costante alla chiamata ricevuta, per realizzare quel progetto di pace, di bene e di felicità che Dio ha pensato per ogni famiglia. Pericoli, insidie e battaglie giornalmente bussano alla nostra porta e alle volte riescono a privare le nostre case del calore umano, sponsale e familiare, trasformando il “focolare domestico”in un luogo freddo e inospitale persino per chi vi abita. E allora, anziché restare inermi e sconfitti, amareggiati, delusi, furiosi, alziamo lo sguardo verso la Santa Famiglia di Nazareth che ci indica la strada da seguire e infonde pace nei nostri cuori. Essa è il nostro modello, una famiglia esemplare a cui guardare, fare riferimento e ispirarsi. Non temiamo: Ecco la mano del Signore è sui nostri matrimoni e sulle nostre famiglie, ci guida e ci protegge nei giorni della prova e al momento opportuno ci dona quelle giuste intuizioni, la creatività, l’intelligenza e la capacità di uscire fuori dai problemi, trovare una soluzione e un rimedio. Ricordiamoci che Dio ha a cuore la famiglia e che, per entrare nella storia dell’umanità ha scelto proprio una famiglia, la relazione tra un uomo e una donna, tra Giuseppe e Maria. Dio ha a cuore le nostre relazioni familiari. La vita di Gesù è una vita di relazione. Per Dio la relazione è una prerogativa irrinunciabile, un elemento fondamentale e l’Amore è quell’ingrediente speciale che rende ogni relazione più bella, autentica, preziosa, saporita e profumata. La Santa Famiglia di Nazareth ci insegna dunque il vero Amore: non un amore umano, “commerciale”, che si aspetta qualcosa in cambio, non un amore di utilità, che si serve dell’altro per riempire i propri vuoti, non un amore fine a se stesso, che non salva. Gesù, Giuseppe e Maria con il loro Amore ci insegnano che c’è più gioia nel dare che nel ricevere, che più rendiamo felice l’altro più noi siamo felici, che la misura dell’amore è amare senza misura.

Vieni Gesù nelle nostre relazioni, nelle famiglie e nelle case, apri le finestre dei nostri cuori e fai uscire l’aria cattiva, stantia e viziata e riempici dell’aria fresca, buona e pulita del tuo Santo Spirito. Lode a te Signore perché ascolti sempre la nostra preghiera e non ti stanchi mai di soffiare dentro di noi il tuo Spirito di Amore, grazie perché il tuo Amore, oh Dio, ci spinge ad essere sposi e famiglie accoglienti, portatori di gioia e contagiosi di lieta speranza, capaci di stupore e meraviglia, di piccoli gesti di tenerezza, di gratitudine e di misericordia, attraenti e luminosi. Amen. Alleluia.

Vangelo

I pastori trovarono Maria e Giuseppe e il bambino. Dopo otto giorni gli fu messo nome Gesù.

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 2,16-21

In quel tempo, [i pastori] andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro.
Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore.
I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com’era stato detto loro.
Quando furono compiuti gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall’angelo prima che fosse concepito nel grembo.

Parola del Signore.