Il Vangelo nella famiglia – 16 ottobre 2022


Riflessione sul Vangelo della domenica

di Filippa e Gino Passarello

Il Vangelo di questa domenica ci parla di preghiera e, insieme, ci interroga sulla fede, si chiude, infatti, con una domanda inquietante: «Il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?». A fondamento di questa domanda, Gesù racconta una parabola, quella della vedova che implora giustizia da un giudice disonesto e continua a bussare alla sua porta finchè non la ottiene. L’invito di Gesù è chiaro: pregare, pregare con perseveranza, senza stancarsi, bussare alla porta del cuore di Dio perché è certo che le nostre suppliche non resteranno inascoltate. Ma perché chiedere se Dio è nostro Padre, Egli conosce i nostri bisogni, le nostre angosce, le aspirazioni più profonde del nostro cuore, che ragione c’è di domandare. Eppure anche Gesù, come ci raccontano i Vangeli, si ritirava a pregare non solo per stare in intimità con il Padre ma, in molte occasioni, per intercedere a favore degli uomini.

Quando preghiamo ci rimettiamo al nostro posto di creatura davanti al Creatore, riconosciamo la sua grandezza e la nostra piccolezza e, chiedendo il suo aiuto, cresciamo in umiltà perché sappiamo che senza di Lui non possiamo fare nulla. La preghiera, inoltre, ci fa entrare in intimità, in confidenza con il Padre e apre il cuore alla fiducia. Quanta fatica vivono le nostre famiglie, quante difficoltà legate al lavoro, alle scarse risorse economiche, alla malattia o a dinamiche relazionali difficili tra sposi e con i figli, alle scelte di questi ultimi non sempre condivise, alle loro difficoltà e sofferenze, quanti pesi dolorosi da portare, pesi che ci feriscono e, qualche volta, ci schiacciano perché ci sentiamo impotenti e smarriti.

La Parola di oggi è per noi, essa giunge come balsamo sulle nostre ferite, ci esorta a rivolgere con fiducia le nostre richieste al Padre e a perseverare con coraggio e audacia perché Egli, come ci assicura Gesù, non ci farà attendere a lungo. La vedova bussa senza stancarsi perché conta sulla certezza che sarà esaudita, è la sua fede che ottiene giustizia. Gesù ci ricorda che non solo è importante bussare ma che occorre farlo con perseveranza e con fede, perché è la preghiera che alimenta la fede e la fede da forza alla preghiera. “La lampada della fede – ci ricorda Papa Francesco- sarà sempre accesa sulla terra finché ci sarà l’olio della preghiera.”

Continuiamo a rivolgere le nostre suppliche al Padre senza scoraggiarci né attendere un riscontro immediato alle nostre richieste, continuiamo con fiducia perché nessuna preghiera resta inascoltata e senza risposta.


VANGELO

Dio farà giustizia ai suoi eletti che gridano verso di lui.

✠ Dal Vangelo secondo Luca
Lc 18,1-8
 
In quel tempo, Gesù diceva ai suoi discepoli una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi mai:
«In una città viveva un giudice, che non temeva Dio né aveva riguardo per alcuno. In quella città c’era anche una vedova, che andava da lui e gli diceva: “Fammi giustizia contro il mio avversario”.
Per un po’ di tempo egli non volle; ma poi disse tra sé: “Anche se non temo Dio e non ho riguardo per alcuno, dato che questa vedova mi dà tanto fastidio, le farò giustizia perché non venga continuamente a importunarmi”».
E il Signore soggiunse: «Ascoltate ciò che dice il giudice disonesto. E Dio non farà forse giustizia ai suoi eletti, che gridano giorno e notte verso di lui? Li farà forse aspettare a lungo? Io vi dico che farà loro giustizia prontamente. Ma il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?».

Parola del Signore.