Riflessione sul Vangelo della domenica – SS. Trinità
di Lina e Dino Cristadoro
Nelle poche righe di questa pagina del vangelo di Matteo è racchiusa l’umanità ed insieme la tenerezza di Dio. Dio conosce la fragilità dell’uomo che nel proprio cammino alterna fede e dubbio.
Anche per gli undici, la fede si accompagna alla non fede: «Vedendolo, si prostrarono, però dubitavano» così come per noi, comunità di credenti che abbiamo accolto la Parola: dubbio e fede!
Ogni giorno nella fatica del quotidiano, la famiglia, vive la paura di non farcela e come a Pietro, succede di camminare sulle acque minacciose temendo di affondare!
Ma il Maestro è là, pronto e sicuro a ridarci la certezza che Lui è sempre con noi. Nella nostra poca fede Gesù dimora, e ancora compie i miracoli di sempre.
Papa Francesco ci ha detto: «Chi di noi non ha sperimentato insicurezze, smarrimenti e perfino dubbi nel cammino della fede? Tutti! Tutti abbiamo sperimentato questo: anche io. Tutti. È parte del cammino della fede, è parte della nostra vita. Tutto ciò non deve stupirci, perché siamo esseri umani, segnati da fragilità e limiti. Tutti siamo fragili, tutti abbiamo limiti: non spaventatevi. Tutti ne abbiamo! Tuttavia in questi momenti difficoltosi è necessario confidare nell’aiuto di Dio, mediante la preghiera filiale, e, al tempo stesso, è importante trovare il coraggio e l’umiltà di aprirsi agli altri per chiedere aiuto, per chiedere una mano […]. In questa comunione siamo una grande famiglia, tutti noi, dove tutti i componenti si aiutano e si sostengono fra loro».
Il Signore Gesù si avvicina alla famiglia, alle nostre famiglie, di uomini e donne fragili e dubbiosi, ma che sanno continuare ad amare e adorare il loro Signore, e dice loro: «Annunciate tutto quello che io vi ho raccontato» e sappiate che «Io sono con voi sempre, tutti i giorni». A noi è chiesto di vivere e annunciare il Vangelo, fiduciosi che Dio è l’”Emmanuele”, il Dio-con-noi, sempre!
Il nostro Dio chiama un uomo ed una donna uniti nel sacro vincolo del matrimonio ad evangelizzare, nonostante la debolezza umana, perché è proprio questa assoluta umanità della famiglia che diventa la vera forza, perché non dovrà parlare di sé, ma mostrerà il volto di Dio che è sempre con loro.
La coppia può dire al mondo “amore”, perché attraverso l’umano risplende la gloria di Dio.
Gesù trasmette ai suoi discepoli il potere ricevuto dal Padre: il compito è di fare discepoli tutti i popoli. Per questo li manda, e andando smettono di vacillare, certi della presenza del Maestro “fino alla fina del mondo”.
Non siamo soli, nei nostri affanni o nei progetti quotidiani, con coraggio annunciamo a ciascun uomo e donna che è possibile un mondo dove regna l’amore, la giustizia e la bontà; c’è bisogno di un nuovo battesimo, una immersione nella vita di amore di Dio, che è comunione.
La famiglia può riscoprire il dono di comunione di cui è depositaria. Da qui può scaturire un nuovo modo di amare, di curare le relazioni, di accogliere e custodire tutti. La famiglia con tutte le sue relazioni interpersonali è già in se stessa manifestazione di una ricchezza soprannaturale.
Nell’esortazione apostolica Familiaris Consortio (San Giovanni Paolo II, 1981), viene ribadita l’importanza delle relazioni che si instaurano all’interno della famiglia: «Nel matrimonio e nella famiglia si costituisce un complesso di relazioni interpersonali – nuzialità, paternità-maternità, filiazione, fraternità -, mediante le quali ogni persona umana è introdotta nella «famiglia umana» e nella «famiglia di Dio», che è la Chiesa».
Noi famiglie cristiane, creati a sua immagine, siamo fatti per la relazione con il Dio Trinità e tra di noi.
Buona festa della Santissima Trinità!
Signore, proteggi i nostri dubbi, perché il dubbio è una maniera di pregare. Esso ci fa crescere, perché ci obbliga a guardare senza paura le tante risposte a una stessa domanda.
Signore, proteggi le nostre decisioni, perché la decisione è una maniera di pregare. Dacci il coraggio, dopo il dubbio, di essere capaci di scegliere tra un cammino e l’altro. Che il nostro sì sia sempre un sì, e il nostro no sia sempre un no. Fa’ che una volta scelto il cammino, non guardiamo giammai indietro, né lasciamo che la nostra anima sia rosa dal rimorso. E affinché ciò sia possibile!
Paulo Coelho
VANGELO
Mt 28,16-20
Battezzate tutti i popoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
✠ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, gli undici discepoli andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro indicato.
Quando lo videro, si prostrarono. Essi però dubitarono.
Gesù si avvicinò e disse loro: «A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra. Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo».
Parola del Signore