L’assistente spirituale risponde – 18 marzo 2021


 

Io e mio marito da quasi un anno attraversiamo una tempesta fatta di tradimento, rottura del patto di fiducia, incapacità di “ricucire” lo strappo, distanza, silenzi, muri e scarsa attitudine a chiedere aiuto. Tutto questo ho cercato di risolvere con la Grazia di Dio, con la preghiera, con i sacramenti, cercando di attingere forza dallo Spirito Santo che devo dire non mi ha abbandonato, supportandomi anche con la preghiera di alcuni fratelli e sorelle che hanno pregato per me e per la mia famiglia. Ma nonostante tutto, ormai la distanza è incolmabile, è venuta meno ogni sorta di comunione spirituale, morale, materiale e affettiva. Ho resistito più che ho potuto sapendo che nulla è impossibile a Dio e che i suoi tempi non sono i nostri. Ma ho capito che è solo ostinazione e che bisogna lasciare andare. Ho appena iniziato un percorso di perdono e di guarigione, perché so che finché continuo ad odiare mio marito sarò infelice. Ma non posso fare nient’altro… da sola non posso… la coppia può essere ricostruita solo con lo sforzo di entrambi e questo non c’è mai stato. Mi sono tanto umiliata mentre lui usciva e tornava tardi. Ho fallito, ma so che il Signore mi tenderà la mano. Lode e Gloria a Lui 
 
 
Cara sorella,

Di fronte alla vostra tempesta, descritta come tradimento, rottura, incapacità, distanza, silenzi, muri…  io non posso dirti che c’è una soluzione immediata. Tu hai provato a chiedere luce nella preghiera tua e di altri, nella grazia dei sacramenti, penso della confessione e dell’Eucaristia e c’è in voi anche il sacramento del matrimonio.

Ma mi pare di capire che in questo spazio della fede siete in posizioni diverse, forse molto distanti. Perciò tu concludi che ormai la distanza è incolmabile ed è venuta meno ogni sorta di comunione, … e che è meglio lasciare andare … che tu hai fallito…

Ma insieme stai cercando di fare  un percorso di perdono e di guarigione, sei convinta che non ti senti abbandonata dallo Spirito Santo … sai che il Signore ti tenderà la mano. Ma come dici, da sola, non c’è lo sforzo di entrambi. 

Cara sorella io vorrei essere questa mano tesa del Signore. Una revisione di come vi siete amati fino ad ora, in che cosa tu hai forse mancato, e di che cosa lui ti rimprovera, può essere necessaria, e forse già l’hai fatto. Forse, forse… lui cerca esperienze altre, quelle decantate e insinuate da un certo mondo, e questo crea distanze profonde, e incolmabili se non c’è un ritorno, una conversione. 

Un chiarimento deciso che riguarda l’onestà potrebbe essere quello di fare presente che non si può avere tutti i comodi in casa senza la fedeltà personale agli impegni presi e alle persone. Comunque tutti i mezzi umani e razionali vanno usati per ricomporre. Ma più in profondità ti comunico il primo pensiero che mi è venuto appena letta la tua email: Gesù tradito e venduto da Giuda. Gesù ha sofferto immensamente per il tradimento del discepolo e dell’amico, ma Gesù non cambiò strada, il suo amore non venne meno, ha continuato nella sua donazione e nel suo sacrificio fino al martirio della croce. Quella di Gesù non è rassegnazione al destino, ma scelta di amore, a qualsiasi prezzo per salvare tutti noi. Seguire sempre Gesù, può chiedere anche questo, sapendo che questo potrebbe essere il prezzo per la salvezza dell’altro unito a te nel sacramento, e sacramento vuol dire presenza di Gesù Cristo tra voi sposi. 

Chiedo allo Spirito del Signore di guidarmi nel pregare per voi e per tante coppie di sposi che sono provati per questi e tanti altri motivi.  

P. Gaudenzio  

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