Il Vangelo nella famiglia – 7 giugno 2020


Riflessione sul Vangelo della Domenica – Solennità della Santissima Trinità 

di Filippa e Gino Passarello

In questi pochi versetti del Vangelo di Giovanni, Gesù rivela a Nicodemo il cuore del messaggio evangelico e cioè che Dio ha tanto amato il mondo da mandare il proprio figlio perché chiunque crede in Lui abbia la vita eterna. Questa pagina celebra l’amore incondizionato di Dio per ogni uomo, un amore gratuito e senza misura, un amore che non condanna ma che usa misericordia. La vita eterna promessa a chi crede in Gesù, altro non è che l’essere immersi nell’eternità dell’amore di Dio e imparare ad amare come Egli ci ha amati. L’amore, quello vero, è capace di dare salvezza perché proviene da Dio. “Amare è dire: tu non morirai!” (Gabriel Marcel).
È questo il mistero straordinario che investe la vita degli sposi, essi, nel sacramento del matrimonio, sono resi capaci di amarsi dello stesso amore di Dio, un amore che si fa dono, che sa accogliere e perdonare, un amore incondizionato e fedele, un amore che dura per sempre. Gli sposi vivono già la vita eterna quando si lasciano plasmare dallo Spirito che “dona il cuore nuovo e (li) rende capaci di amarsi, come Cristo ci ha amati” (cfr FC, 13).
Dio è la sorgente di ogni amore, quando nella famiglia si fa esperienza di amore vero, si fa sempre esperienza di Dio e della sua eternità. “Il matrimonio – dice Papa Francesco – è l’icona dell’amore di Dio per noi” (AL, 121). 
Eppure, ogni giorno, tante famiglie sperimentano la delusione, fanno esperienza del fallimento, vedono svanire il sogno di felicità. È ancora Papa Francesco che ci accompagna a scoprire che il segreto della gioia, nel matrimonio, sta nella capacità di coltivare la forza dell’amore, nell’aprirsi, ogni giorno, al “dono della grazia che lo fortifichi e lo elevi” (AL, 124). 
Oggi si celebra la SS Trinità, chiediamo con fiducia, insieme a Maria, che la comunione trinitaria venga a dimorare in noi e ci insegni i gesti semplici dell’amore.

 

VANGELO
Gv 3,16-18

Dio ha mandato il Figlio suo perché il mondo sia salvato per mezzo di lui.

Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, disse Gesù a Nicodèmo: «Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio, unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio». Parola del Signore