Il Vangelo nella famiglia – 12 gennaio 2020


Riflessione sul Vangelo della domenica 

di Ivana e Giovanni Granatelli

Carissimi fratelli e sorelle, carissime famiglie, in questa Domenica, che conclude il tempo di Natale, celebriamo il Battesimo del Signore nel fiume Giordano. Che meraviglioso incontro quello tra Gesù, il Messia, e Giovanni il Battista! Che intesa profondità di mente e di cuore! Quanta bellezza in questa perfetta sintonia tra colui che prepara la strada e il Cristo, il Figlio di Dio, che porta a compimento il progetto di salvezza del Padre, tra la voce ruggente che grida nel deserto e l’Agnello di Dio, mite ed umile di cuore, che toglie i peccati dal mondo, donandosi tutto per tutti. Vogliamo recarci anche noi al fiume della grazia oggi, facendo memoria del nostro battesimo, e vogliamo, come coppie e come famiglie, avere gli stessi sentimenti di Giovanni, il suo stile, il suo medesimo spirito di ricerca di Dio, vogliamo sentire ardere i nostri cuori nel desiderio di incontrare, di vedere, di toccare il Signore, di poterlo ascoltare, di parlare con Lui, di amarlo e di servirlo. Vogliamo sperimentare lo stupore nel vedere il Signore che viene incontro a noi, che ci visita nelle nostre case, nelle relazioni, nelle situazioni che viviamo…quel Gesù che troppo spesso abbiamo lasciato attendere, silenzioso, dietro la porta del nostro cuore o della nostra casa. Vogliamo incontrare il suo sguardo e invitarlo ad entrare nella nostra vita per restare con noi, dirgli che abbiamo grandemente bisogno di pace, di luce, di conforto, di perdono, di amore. Vogliamo dirgli non solo di venirci incontro, non solo di raggiungerci nelle periferie della nostra vita, ma di essere toccati e guariti fin negli abissi delle nostre esistenze, delle nostre ferite, delle nostre delusioni. Come sposi e famiglie, secondo l’esempio di Giovanni, vogliamo diventare nella nostra carne profezia di amore e di misericordia, di fedeltà, di vita nuova, di pace e di speranza, di salvezza per gli uomini e le donne del nostro tempo. Vogliamo  annunziare a tutte le genti, che abitano i deserti spirituali ed esistenziali di questo mondo, lì dove tutto è arido, brullo e senza vita: «Ritorniamo al Signore, raddrizziamo i sentieri della nostra vita, convertiamoci a Lui e confidiamo nel suo amore e nella sua misericordia e troveremo la vera felicità». Si aprano i cieli e discenda su di noi lo Spirito Santo: «Apri i nostri occhi, squarcia, oh Signore, i nostri cuori di pietra, la tua luce ci raggiunga, ci illumini e ci trasfiguri. Facci comprendere che cosa dobbiamo fare e lo faremo, per essere a te graditi, perché Tu possa compiacerti anche di noi. Vieni Spirito di Dio ad aleggiare sulla nostra vita, sui nostri matrimoni e sulle nostre famiglie. Vieni Spirito Santo ad aleggiare nelle nostre case e nelle nostre comunità, vieni Spirito d’amore ad aleggiare potentemente sull’umanità intera e rinnova la faccia della terra. Amen. Alleluja.

 

VANGELO
Mt 3,13-17

Appena battezzato, Gesù vide lo Spirito di Dio venire su di lui.

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù dalla Galilea venne al Giordano da Giovanni, per farsi battezzare da lui.
Giovanni però voleva impedirglielo, dicendo: «Sono io che ho bisogno di essere battezzato da te, e tu vieni da me?». Ma Gesù gli rispose: «Lascia fare per ora, perché conviene che adempiamo ogni giustizia». Allora egli lo lasciò fare.
Appena battezzato, Gesù uscì dall’acqua: ed ecco, si aprirono per lui i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio discendere come una colomba e venire sopra di lui. Ed ecco una voce dal cielo che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento».