Il Vangelo nella famiglia – 8 dicembre 2019


Riflessione sul Vangelo della Solennità dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria

 

di Lina e Dino Cristadoro

Che stupore di fronte alla bellezza di questo dialogo! Un angelo ed una giovane donna: Gabriele e Maria di Nazareth. E quel “si”, il “si” di Maria che ci ha dato il Salvatore.

Una ragazza che riceve l’annuncio più bello che una donna possa accogliere: essere madre! Essa non comprende come ciò possa avvenire. Tuttavia, pur nella trepidazione e nel timore, non esita a mettere tutta se stessa a servizio di una Parola: il Verbo che si fa carne, della sua carne.

Cosa fa di una semplice ragazza, la madre del Salvatore? Cosa porta l’ombra dell’Altissimo a coprirla con il suo amore per darci il Creatore?

Un cuore accogliente, una vita che si è offerta per offrire: “ecco la serva del Signore”.

Quante volte nella nostra vita non comprendiamo il piano di Dio! Quante volte non siamo capaci di dire al Signore : “avvenga per me secondo la tua parola”!

Abbiamo bisogno di andare alla scuola di Maria per imparare a fidarci sempre di Dio, per imparare ad  attendere, per correre “in fretta” dalle tante Elisabetta che ci sono nella nostra vita, nella nostra famiglia; per custodire nel cuore ogni cosa.

Maria la regina, Maria la mamma che allatta, che cresce, educa, ama Gesù. Il suo Gesù, il nostro Gesù!

Vita normale, feriale, familiare.

Con amabile tenerezza ella guardava, spiava, ammirava, serviva quel Figlio, trepidando per lui, presagendo il cammino futuro.

Maria, donna e madre di famiglia, aveva questa singolare capacità. Ogni cosa diventava diversa fra le sue mani. Da semplice donna era diventata diversa. Da fanciulla terrestre era diventata Madre di Dio. La sua casa era diventata santuario. Lì abitava veramente in corpo, sangue, anima e divinità la seconda Persona della Santissima Trinità.

Mentre oggi spesso si assiste al crollo delle famiglie, ci è caro penetrare nel calore della famiglia di Nazareth per cogliere la fragranza del profumo del suo amore. Amore scambievole, amore illimitato, amore purissimo. Amore altruista, amore generoso.

“La Casa di Maria è anche la casa della famiglia”. Lo ha sottolineato il Papa, secondo il quale “nella delicata situazione del mondo odierno, la famiglia fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna assume un’importanza e una missione essenziali”. “È necessario riscoprire il disegno tracciato da Dio per la famiglia, per ribadirne la grandezza e l’insostituibilità a servizio della vita e della società”,  “Nella casa di Nazaret, Maria ha vissuto la molteplicità delle relazioni familiari come figlia, fidanzata, sposa e madre. Per questo ogni famiglia, nelle sue diverse componenti, trova qui accoglienza, ispirazione a vivere la propria identità” (Papa Francesco, Loreto, 25 marzo 2019).

È molto importante per noi, famiglie cristiane  imparare a vivere tra le pareti domestiche, là dove vivono e s’incontrano tutte le persone che ci appartengono sul modello della famiglia santa. Le nostre case possano davvero diventare santuari per la presenza di Gesù.

Maria ci insegni la strada e ci spiani il cammino, lei che “ha trovato grazia presso Dio”!

 

A Te si volge il nostro sguardo con più forte trepidazione,

a Te ricorriamo con più insistente fiducia

in questi tempi segnati da non poche incertezze e timori

per le sorti presenti e future del nostro Pianeta.

A Te, primizia dell’umanità redenta da Cristo,

finalmente liberata dalla schiavitù del male e del peccato,

eleviamo insieme una supplica accorata e fidente:

Ascolta il grido di dolore delle vittime

delle guerre e di tante forme di violenza,

che insanguinano la Terra.

Dirada le tenebre della tristezza e della solitudine,

dell’odio e della vendetta.

Apri la mente e il cuore di tutti alla fiducia e al perdono!

Regina della pace, prega per noi!

(Papa Giovanni Paolo II)

 

 

VANGELO
Lc 1,26-38

Ecco concepirai un figlio e lo darai alla luce.

Dal Vangelo secondo Luca.

In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallègrati, piena di grazia: il Signore è con te».
A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio».
Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.