Riflessione sul Vangelo della VII Domenica del Tempo Ordinario
di Ermelinda e Franco Cidonelli
Il Vangelo di questa domenica sembrerebbe essere un Vangelo da vivere come famiglia e non “nella famiglia”, perché parla di comportamenti da avere con quelli che ci odiano, ci maledicono, ci maltrattano, ci percuotono, ci strappano ciò che abbiamo (il mantello), che ci sono nemici.
Certo è da vivere come famiglia nei confronti degli altri, ma forse è anche un richiamo per vivere “nella famiglia” la nostra chiamata ad essere riflesso dell’Amore eterno, gratuito ed infinito di Dio, che non ama solo chi ricambia, ma che ama anche quando non è ricambiato, un Amore che investe a fondo perduto, cioè senza aspettarsi nulla, che sa donare ciò che vorrebbe per se anche se non lo riceve. E così, ci indica concretamente la via della misericordia che rinuncia a giudicare il coniuge i figli ed ama; che non condanna l’altro che vede sbagliare ma lo sa scusare, che sa perdonare perché sa di essere perdonato, che sa dare anche se non riceve, nella certezza che c’è Qualcuno che ci donerà in misura traboccante, per potere ancora amare e donare senza misura.
E se, anche il coniuge, il figlio dovrebbe essere chi ci odia, chi ci maltratta, chi ci maledice, chi ci strappa la tunica e forse anche il cuore, anche allora possiamo e dobbiamo scegliere di Amare.
È facile amare, quando ci sentiamo amati, (anche i peccatori lo fanno), diventa difficile quando non ci si sente capiti, rispettati amati. Impossibile?
Per noi sposi, famiglie cristiane, no. Se confidiamo nello Spirito che ci è stato donato nel Sacramento del matrimonio, che ci rende capaci di Amare come Cristo ci Ama.
Coraggio famiglie, amiamoci come Cristo ci Ama, per vivere la sua gioia ed essere testimoni, in questo nostro tempo, del suo Amore eterno.
VANGELO
Lc 6,27-38
Siate misericordiosi, come è misericordioso il Padre vostro.
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: “A voi che ascoltate, io dico: Amate i vostri nemici, fate del bene a coloro che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi maltrattano. A chi ti percuote sulla guancia, porgi anche l’altra; a chi ti leva il mantello, non rifiutare la tunica. Da’ a chiunque ti chiede; e a chi prende del tuo, non richiederlo. Ciò che volete gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro.
Se amate quelli che vi amano, che merito ne avrete? Anche i peccatori fanno lo stesso. E se fate del bene a coloro che vi fanno del bene, che merito ne avrete? Anche i peccatori fanno lo stesso. E se prestate a coloro da cui sperate ricevere, che merito ne avrete? Anche i peccatori concedono prestiti ai peccatori per riceverne altrettanto.
Amate invece i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e il vostro premio sarà grande e sarete figli dell’Altissimo; perché egli è benevolo verso gl’ingrati e i malvagi. Siate misericordiosi, come è misericordioso il Padre vostro.
Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e vi sarà perdonato; date e vi sarà dato; una buona misura, pigiata, scossa e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con cui misurate, sarà misurato a voi in cambio”.