Il Vangelo nella famiglia – 13 gennaio 2019


Riflessione sul Vangelo della Epifania del Signore 

di Lina e Dino Cristadoro

La festa di oggi è un altro Natale, un’altra Epifania. Gesù esce allo scoperto, si mostra, dopo lunghi anni di silenzio passati nel villaggio di Nazareth, in una vita familiare piena e completa, e comincia a predicare.

Il suo primo atto pubblico è il battesimo ricevuto da Giovanni nel fiume Giordano.  

Certamente Gesù, che era Dio, non aveva bisogno di farsi battezzare; Egli innocente da ogni colpa, volle avvicinarsi ugualmente per ricevere il battesimo, insieme a tutti coloro che erano andati da Giovanni perché penitenti alla ricerca della salvezza dell’anima.

Immaginiamo Gesù insieme a tutti gli altri, Gesù in mezzo agli altri, Gesù con gli altri; come sempre in ogni gesto, in ogni Parola, Egli è il “Dio con noi”, Colui che toglie i peccati del mondo e che si mostra in assoluta umiltà ed è sempre solidale con gli uomini.

Oggi è la festa del battesimo, festa della famiglia di Gesù, di tutti noi, delle nostre famiglie, di coloro che lui rende figli, che rinnova perché lo siano davvero. È la festa del cielo che si apre sulla terra. Ogni uomo, infatti, non attende cose, ma amore: «Se tu squarciassi i cieli e scendessi!» la richiesta di chi è nel dolore.

Quante volte questo grido di aiuto si alza dalle nostre case, dai Paesi in guerra, dagli uomini perseguitati perchè “diversi” per razza, colore, religione!

Appena battezzato Gesù uscì dall’acqua ed ecco si aprirono i cieli ed una voce dal cielo disse: “Tu sei il mio figlio prediletto, in te mi sono compiaciuto”.

La speranza è viva, l’uomo non è schiacciato dalle sue povertà, ciascuno di noi è il figlio prediletto, amato. Siamo figli, nel Figlio, per sempreIl cristiano tuttavia,  non è figlio unico, ma fratello, amico, padre, madre sposo, sposa.

Noi sposi, le nostre famiglie, siamo figli prediletti in cui il Figlio si compiace quando viene celebrato l’Amore. Il cristiano è chiamato ad aprire anche lui il cielo con l’amore, che è di Dio.

Cielo aperto è quando ascoltiamo Lui; quando, nella gioia e nel dolore, rinnoviamo il nostro “si”; è quando l’amicizia rende vicino l’altro; quando un anziano solo è amato; quando una lacrima è consolata; quando con i nostri diamo sicurezza e amore.

“Tu sei il mio figlio prediletto”, oggi a tutti noi generati figli, Dio chiede solo un cuore capace di amare e di farsi amare. Impariamo a dirci con gesti concreti quel “ti voglio bene” che muove il mondo!

 

VANGELO
Lc 3,15-16.21-22

Mentre Gesù, ricevuto il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì.

Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, poiché il popolo era in attesa e tutti si domandavano in cuor loro, riguardo a Giovanni, se non fosse lui il Cristo, Giovanni rispose a tutti dicendo: “Io vi battezzo con acqua; ma viene uno che è più forte di me, al quale io non son degno di sciogliere neppure il legaccio dei sandali: costui vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco”
Quando tutto il popolo fu battezzato e mentre Gesù, ricevuto anche lui il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì e scese su di lui lo Spirito Santo in apparenza corporea, come di colomba, e vi fu una voce dal cielo: “Tu sei il mio Figlio prediletto, in te mi sono compiaciuto”.

Parola del Signore