Il Vangelo nella famiglia – 25 novembre 2018


Riflessione sul Vangelo della XXXIV domenica del tempo ordinario – Cristo Re

di Ivana e Giovanni Granatelli

Siamo giunti a quest’ultima domenica dell’anno liturgico in cui celebriamo la solennità di Cristo Re dell’universo. Che cosa dice a noi sposi, a noi  famiglie la Parola che oggi il Vangelo ci consegna? Probabilmente ci interroga su quanto siamo capaci di riconoscere la regalità di Cristo nella nostra vita; quanto siamo capaci di essere testimoni e annunciatori della Verità e discepoli alla sequela di Gesù. Ci spinge, inoltre, a domandarci se davvero abbiamo accolto il Regno dei cieli e se ci impegniamo a viverlo nella nostra storia. Cristo è Re perché, non solo, ha sconfitto la morte, ma perché ha reso partecipe ogni uomo della sua resurrezione. Gesù è il nostro amico e compagno di viaggio a cui possiamo aprire il nostro cuore, ma è sottomettendo alla potenza del suo Spirito la nostra umanità, le nostre passioni, le nostre debolezze che lo riconosciamo e lo proclamiamolo Unico Signore e Re della nostra casa, del nostro matrimonio e della nostra famiglia. Nella misura in cui diamo a Lui il potere di regnare a casa nostra, nel nostro cuore, diveniamo a nostra volta re. Togliamoci dunque dal capo quella corona che, fin troppe volte, ci ha dato l’illusione di regnare a modo nostro, usurpando a Dio stesso il potere; proprio Lui, infatti, che nella debolezza si è rivelato il Vincitore, che sulla Croce ha trionfato, ci insegna che la regalità non consiste nel possedere tutto, ma nel possedersi completamente per donare tutto. Gesù è incarnazione della verità, della giustizia, dell’amore e della misericordia del Padre, il quale ha mandato il Suo unico Figlio perché in Lui avessimo la salvezza, la vita in abbondanza. Noi sposi, noi famiglie in Cristo, siamo chiamati ad essere testimoni, annunciatori dell’amore di Dio, in ogni momento, in ogni occasione. Chiediamo allo Spirito Santo di venire oggi, in maniera particolare, a donarci una chiara e profonda consapevolezza della potenza e della regalità che Dio ci dona attraverso il nostro sacramento, il nostro essere sposi, chiediamogli di infiammare i nostri cuori di zelo per il Regno affinché, con una luce nuova, possiamo scorgerlo sin d’ora nell’ordinarietà della nostra vita e realizzarlo, secondo il suo progetto, nella nostra storia d’amore, ma anche nella storia di coloro che incontreremo lungo la strada e, perché no (vogliamo osare), nella storia di tutta l’umanità.

 

Dal Vangelo secondo Giovanni

Gv 18,33b-37

In quel tempo, Pilato disse a Gesù: «Sei tu il re dei Giudei?». Gesù rispose: «Dici questo da te, oppure altri ti hanno parlato di me?». Pilato disse: «Sono forse io Giudeo? La tua gente e i capi dei sacerdoti ti hanno consegnato a me. Che cosa hai fatto?».
Rispose Gesù: «Il mio regno non è di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto perché non fossi consegnato ai Giudei; ma il mio regno non è di quaggiù».
Allora Pilato gli disse: «Dunque tu sei re?». Rispose Gesù: «Tu lo dici: io sono re. Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per dare testimonianza alla verità. Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce».