Il Vangelo nella Famiglia – 28 maggio


28 maggio 2017, Ascensione del Signore

 

Dal Vangelo secondo Matteo

Mt 28,16-20

In quel tempo, gli undici discepoli andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro indicato. Quando lo videro, si prostrarono. Essi però dubitarono. Gesù si avvicinò e disse loro: «A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra. Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo».


 

Riflessione

Quante volte Signore, dubitiamo della Tua presenza accanto a noi, nella nostra vita di sposi; ma Tu, nonostante tutto, ci esorti a non scoraggiarci, continui a darci fiducia, chiedendoci di essere Tuoi testimoni. Le paure, l’ostilità degli altri, il non sentirci all’altezza del compito che ci dai, le difficoltà che incontriamo nella vita di tutti i giorni, ci scoraggiano ad essere tuoi veri discepoli. Sono in questi momenti di fragilità che tu, Signore, ci chiedi un atto di fede, di fare un salto nel buio per affidare a Te ogni cosa. Tu ci rassicuri e ci inviti a proclamare la Buona Notizia al mondo intero. Il tuo mandato è chiaro: proclamare, annunciare, non soltanto con precetti ed insegnamenti, ma con la vita, che tu, Gesù, sei la Parola definitiva di Dio Padre fatta uomo. Ci chiami a battezzare nel nome della Santissima Trinità, a rendere presente nel mondo, con la nostra vita di coppia, il Mistero del Dio uno e trino, il Mistero dell’eterno scambio dell’Amore tra il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo.
Signore, fa che la nostra testimonianza di vita trinitaria, manifestata attraverso l’amore che viviamo nella nostra relazione ed alleanza con te, possa traboccare al di fuori di noi stessi, divenendo così quell’abbraccio che rende vivo Dio nel mondo.
Grazie Signore per il mandato che continui a rinnovare nella nostra vita coniugale. Grazie perché ci ricordi che sei con noi tutti i giorni, fino alla fine del mondo, per sempre.
Quanto sono dolci le Tue parole e quanta forza e consolazione mettono nel nostro cuore.

Rosa Maria e Giorgio

 

Amoris Laetitia

La coppia che ama e genera la vita è la vera “scultura” vivente […], capace di manifestare il Dio creatore e salvatore. Perciò l’amore fecondo viene ad essere il simbolo delle realtà intime di Dio […] infatti la capacità di generare della coppia umana è la via attraverso la quale si sviluppa la storia della salvezza. In questa luce, la relazione feconda della coppia diventa un’immagine per scoprire e descrivere il mistero di Dio, fondamentale nella visione cristiana della Trinità che contempla in Dio il Padre, il Figlio e lo Spirito d’amore. Il Dio Trinità è comunione d’amore, e la famiglia è il suo riflesso vivente. Ci illuminano le parole di san Giovanni Paolo II: «Il nostro Dio, nel suo mistero più intimo, non è solitudine, bensì una famiglia, dato che ha in sé paternità, filiazione e l’essenza della famiglia che è l’amore. Questo amore, nella famiglia divina, è lo Spirito Santo» […].

(Francesco, AL,11)