Il Vangelo nella famiglia – 17 maggio 2020


Riflessione sul Vangelo della Domenica 

di Rosa Maria e Giorgio Middione

 

Il Vangelo della VI domenica di Pasquaci offre una profonda riflessione su quello che dovrebbe essere l’impegno d’amore di ogni cristiano.

Mai come ora, in questo momento di grande prova e tribolazione, questo passo risuona dentro di noi e ci dona grande speranza e conforto.

Troviamo in questo brano delle significative e illuminanti affermazioniL’apostolo Giovanni ci racconta come Gesù insegna la via dell’Amore ai suoi discepoli, fornendo loro le ultime raccomandazioni e promesse prima della sua ascensione al cielo, preannunciando la discesa dello Spirito Santo nel giorno della Pentecoste.

Il Messia, infatti, promette di non lasciarli soli, orfani, e di pregare il Padre affinchè mandi un altro Consolatore.

Il brano inizia con una frase profondaSe mi amate, osserverete i miei comandamenti, che rivolge ai suoi discepoli ponendosi nei loro confronti con tono dubitativo.

Egli fa una supposizione in cui, con la congiunzione “se, sottolinea la piena libertà che lascia ai discepoli di scegliere se amarlo oppure no, senza alcun obbligo rivelandosi, ancora una volta, fiducioso ed accogliente nei loro confronti.

Nelle Sue affermazioni, e nei Suoi gestinon c’è mai alcuna pretesa perché chi ama attende la libera risposta dell’amato e con questo Suo fare Gesù, si pone ancora una volta come modello da seguire ed imitare.

Ma in che modo noi, se vogliamo essere suoi discepoli, possiamo esprimere l’amore per il Maestro? Realizzando ciò che Lui chiede, ed in questo modo, la fedeltà in Gesù Cristo, sarà manifestata nell’osservanza dei Suoi comandamenti e con ciò, potremo testimoniare il nostro autentico e spontaneo amore.

I comandamenti, però, non vanno intesi come norme, divieti, bensì come insegnamenti che Gesù vuole donarci; messaggi che possono ispirare e guidare la nostra condotta, indicazioni chiare ed inequivocabili per raggiungere la Salvezza eterna, ma da mettere in pratica, non per paura, ma in una condizione di assoluta libertà e per amore.

Osservare i comandamenti, è allora frutto dell’amore che ci cambia, che ci rende disponibili ed accoglienti verso l’amato, con la consapevolezza che detti suggerimentihanno come unico fine ultimo il nostro sommo bene.

Proseguendo, nel brano, Gesù si presenta come colui che prega per noi in nostro favore: Io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Consolatore”.

Quanto è emozionante e meraviglioso sapere che Lui stesso, presenta i nostri bisogni al Padre, quando solitamente siamo noi a pregarlo. Il Maestro dice ancora: non vi lascerò orfani, ritornerò da voi.  

In questè parole Gesù non vuole vederci smarriti, non vuole lasciarci da soli, non ci abbandona e preannuncia che avrebbe donato lo Spirito Santo, che già abita in noi, il Paraclito, il Soccorritore, Colui che aiuta, difende, protegge e che continuerà ad accompagnarci. Proseguendo nelle sue affermazioni Gesù dice: io sono nel Padre e voi in me e io in voi”Gesù ci porta sempre al Padre, i discepoli hanno conosciuto il Maestro in carne ed ossa, ma Gesù è nel Padre, il Padre in Gesù e i discepoli in Lui, in una comunione d’amore.

Noi tutti, quindi, quali discepoli, siamo nel cuore di Gesù, che è nel cuore del Padre e, quindi, anche noi siamo nel cuore del Padre per mezzo di LuiLa comunione tra il Padre e il figlio, fa si che siano una cosa sola, l’uno nell’altro.

Anche noi sposi siamo un cuore solo e un’anima sola, grazie al fuoco dello Spirito Santo, che ci ha consacrato l’uno all’altrnel giorno in cui abbiamo celebrato il Sacramento del matrimonio.

Questa comunione orizzontale tra me è il mio sposo/a, è possibile solo quando è posta al centro della comunione verticale tra il Padre e il Figlio.

Le tre Persone del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, vivono da sempre e per sempre in unità perfetta. Se allora, davvero con la Grazia di Dioriusciamo ad entrare in questa dinamica d’Amore, possiamo essere immagine Trinitaria.

Nella vostra unione c’è il riflesso della Santissima Trinità, e con la grazia di Cristo voi siete un’icona viva e credibile di Dio e del suo amore”( Papa Francesco, udienza del 2014).

Cari fratelli e sorelle, noi sposi siamodunque, chiamati in quanto immagine dell’amore di Dio, ad amare gratuitamente e “senza misuracome Gesù ci ha amati.

Lo Spirito Santo che ci è stato donato e che è sigillo della nostra Alleanza, ci doni ogni giorno la forza di superare le difficoltà della vita, soprattutto nei momenti più bui, ci dia la Grazia di guardarci l’un l’altra con gli occhi di Cristo, accogliendoci così come siamo, con le nostre fragilità ed i nostri difetti, sia il nostro sostegno, affinchè, non ci sia mai smarrimento ma certezza che l’aiuto arriverà sempre dall’alto.  

Lo Spirito di verità ci aiuti a vivere la nostra Fede con letizia e pace interiore, affinchè possa effondersi in noi il desiderio di metterci al servizio di Dio, per essere testimoni veri e autentici, di modo che tutti possano conoscerlo ed amarlo.

 

VANGELO
Gv 14,15-21

Pregherò il Padre e vi darà un altro Paràclito.

Dal Vangelo secondo Giovanni

 

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Se mi amate, osserverete i miei comandamenti; e io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paràclito perché rimanga con voi per sempre, lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete perché egli rimane presso di voi e sarà in voi. Non vi lascerò orfani: verrò da voi. Ancora un poco e il mondo non mi vedrà più; voi invece mi vedrete, perché io vivo e voi vivrete. In quel giorno voi saprete che io sono nel Padre mio e voi in me e io in voi. Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi è colui che mi ama. Chi ama me sarà amato dal Padre mio e anch’io lo amerò e mi manifesterò a lui».

Parola del Signore